Racconto inedito pubblicato nel libro intitolato Le chiavi di Portofino e altri racconti. Resettare, ovvero ripristinare la configurazione usuale di un cellulare o di un tablet, è un’operazione che, soprattutto le prime volte, dà un po’ d’ansia anche alle persone non ansiose. Il trucco è tenere duro. Come si dovrebbe fare nella nostra vita, anche se in questo caso non appare un segnale (la melina bianca nel caso di Apple) che ci avverte che tutto andrà a posto. L’editing del racconto è differente da quello del libro a causa dei diversi programmi di scrittura.
Reset
Avete mai fatto un reset del cellulare? Si premono contemporaneamente due tasti e si attende che lo schermo, diventato completamente nero, riprenda la schermata usuale. L’operazione dura poco tempo ma pare interminabile: nei pochi secondi, che ci sembrano lunghissimi, si teme che il cellulare non si risvegli più dalla condizione di morte apparente in cui l’abbiamo volontariamente cacciato. E se non si risvegliasse come faremmo con tutto quello che gli abbiamo accumulato dentro? Perché non abbiamo fatto il back up? Cosa succederebbe se togliessimo la pressione sui tasti? Trascorsi questi interminabili secondi d’ansia riappare la schermata usuale. Il trucco è tenere duro fino a quando non appare un’indicazione – per Apple una melina bianca – che ci dice che sicuramente tutto andrà a posto.
Così dovrebbe essere per le difficoltà della vita. Dobbiamo tenere duro, senza mollare, perché sappiamo che saremo capaci di superare le difficoltà, come abbiamo sempre fatto, e che tutto tornerà come prima, forse anche meglio. Solo che a noi non appare la melina per avvertirci che sicuramente tutto andrà a posto.
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