Questo scritto potrebbe andare a fare parte del libro provvisoriamente intitolato “Racconti e scritti preferiti” che riunirà racconti e scritti per i quali i lettori hanno mostrato particolare gradimento una volta pubblicati su WordPress, Facebook, Linkedin, Pinterest e Tumblr.
Ti allego
Quante volte abbiamo ricevuto una mail, un sms oppure un whatsapp con scritto: “Ti allego”? Questa forma di scrittura stona moltissimo anche perché potrebbe fare pensare che chi scrive voglia allegare noi alla sua mail, come fossimo un file. Com’è possibile? Che senso ha?
Il vezzo è dovuto a una scivolata d’ala dei nostri interlocutori che avrebbero dovuto scrivere “ti invio in allegato” e, per tagliare corto, sono usciti con un “ti allego”. Perché non evitare questa bizzarra formula e scrivere invece “allego alla mail” o semplicemente “allego” come faremmo se scrivessimo una lettera o un memorandum?
Se non sbaglio alcuni scrivono addirittura “ti posto” invece di “ti invio per posta”. Dovrebbero allora scrivere “ti pianto”, per dire “ti invio una pianta”, o “ti articolo”, per dire “ti invio un articolo”? È così via. Che stranezze!