Il Lago di Como


Screenshot 2018-01-09 10.49.14Il Lago di Como o Lario, detto Larius dai latini, è situato a un’altitudine di circa 200 metri sopra il livello del mare. È il lago più profondo d’Italia raggiungendo più di 400 metri di profondità fra le località di Argegno e Nesso. Il bacino del lago ha una geometria molto articolata con forma di “Y” rovesciata. E’ composto da tre comparti, detti rami: a sud-ovest il ramo di Como, a sud-est il ramo di Lecco, pressoché simmetrici, e a nord il ramo di Colico o Alto Lago, il più ampio e aperto dei tre.

Lecco

Alle estremità inferiori dei rami di sud-ovest e di sud-est si trovano rispettivamente Como e Lecco. Alla città di Como ho dedicato un precedente articolo. La città di Lecco (a destra) deve la sua fama, tra l’altro, al celebre romanzo del Manzoni che nel suo territorio ambientò il capolavoro letterario de I promessi sposi.

Il Lago di Como è di origine glaciale. Al tempo delle glaciazioni, l’immenso ghiacciaio che occupava tutta la Valtellina si protendeva a sud nel ramo di Colico e da lì in quelli di Como e di Lecco. Le colline moreniche che fanno da corona al lago, erano le sponde di scorrimento del ghiacciaio il cui ramo occidentale terminava nella convalle dov’è attualmente si trova gran parte della città di Como. Con il ritiro del ghiacciaio la convalle venne progressivamente interrata dai sedimenti portati da tre torrenti, successivamente deviati dai Romani all’epoca della fondazione di Novum Comum.

bellagio-como-lake-view-1200x480Decantato fin dall’800 dai maggiori poeti e musicisti del Romanticismo, da Manzoni a Stendhal, da Byron a Liszt, il lago offre un paesaggio molto vario e ricco di storia e, nello stesso tempo, discreto e armonioso. I tre rami confluiscono al centro del lago davanti al promontorio di Bellagio, celebre in tutto il mondo per la bellezza del paesaggio e la mondanità della frequentazione. Nel Medioevo, quando il lago era solcato da vascelli armati, la posizione di Bellagio era strategica.

isola-comacina-1I rami meridionali del lago racchiudono il montagnoso Triangolo Lariano. Nel ramo di Como, stretto e tortuoso, con versanti ripidi e boscosi, si trova l’Isola Comacina, l’unica del Lario, di modeste dimensioni ma con un notevole passato storico. Nel Medioevo l’Isola fu una roccaforte indipendente e al centro di importanti avvenimenti. Alleata di Milano durante la guerra decennale con Como, nel 1169 venne rasa al suolo dai comaschi alleati dell’imperatore Federico Barbarossa. L’isola è delimitata da una baia detta “Zoca de l’oli“, così chiamata per la tranquillità delle acque del lago e per la crescita spontanea dell’ulivo. Oltre la baia, si protende verso Lenno la penisola di Lavedo che delimita il golfo di Venere e che culmina nella Villa Balbianello, patrimonio del FAI.

Lungo le sponde del lago si trovano molte località con rinomanza internazionale, visitate dalla primavera all’autunno da un turismo anche di elite, raggiungibili con i battelli della Navigazione del Lago di Como. Tra i più importanti, sulla sponda ovest, salendo da Como troviamo: Cernobbio, Moltrasio, Laglio, Argegno, Lenno, Tremezzo, Cadenabbia, Menaggio, Dongo, Gravedona, Domaso. Sulla sponda est partendo la Lecco: Abbadia, Mandello, Lierna, Varenna, Bellano, Dervio, Dorio, Colico.

img_1430-3Il ramo di Lecco vede a oriente il gruppo montagnoso delle Grigne. A nord, sulla sponda lecchese del lago, tra Dorio e Colico vi è un piccolo golfo chiamato laghetto di Piona, quasi fosse indipendente dal lago. Sul promontaorio, prospiciente il lago, si trova l’omonima Abbazia cistercense (XII secolo).

Seguono due video ottenuti da Youtube, della durata il primo di circa 5 minuti e il secondo di 7, meritevoli di considerazione e raccomandati a chi desidera approfondire l’argomento con immagini.

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