Il racconto fa parte del libro “Racconti e storie briosi”. Quaranta racconti e storie briosi nei quali le donne sono protagoniste, costruiti mixando fatti reali e immaginari, trasposti in tempi e/o luoghi diversi con personaggi reali e di fantasia. I racconti e le storie hanno una base di verità originale derivata da esperienze personali, di amici e conoscenti e da fatti di cronaca.

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Virtù divinatorie (Sofia)
Un sabato pomeriggio, dopo avere mangiato un ottimo ossobuco in gremolada con risotto alla milanese, Sofia si appisolò su una poltrona della saletta della televisione. Destatasi verso le quattro, accese il televisore sul canale dedicato al tennis, sport di cui era grande appassionata. Stavano trasmettendo la seconda semifinale femminile del torneo WPA 1000 di Indian Wells, in California, tra la statunitense Coco Gauff e la greca Maria Sakkari, due note campionesse.
Il match era iniziato da più di un’ora e mezza. Sakkari, che aveva vinto il primo set con il punteggio di 6 a 4, conduceva il secondo 5 a 2, mentre Gauff, quasi senza scomporsi, subiva l’incessante iniziativa dell’avversaria. L’esito del match appariva ormai scontato. Sofia, che soffriva molto la situazione per la dignitosa resistenza dell’americana, si concentrò con grande intensità pensando “Come sarebbe molto più bello se Gauff non soccombesse alla greca” e… cosa accadde? Coco infilò quattro giochi di fila, portando il punteggio da 5 a 2 a 5 a 6 e Maria riuscì a mettere a segno un altro gioco portandolo 6 a 6. Nello spareggio (tie-break) che seguì, Coco, sul punto di vincere, commise tre errori, si riprese e alla fine si aggiudicò il set.
Direte che sono cose che capitano nel tennis, sport individuale non di sola potenza e tecnica, in cui la mente ha gran peso, come nella scherma, il golf o il pugilato. Alla fine del secondo set il risultato del match non era più scontato. Iniziò il terzo set con Coco tranquilla e Maria sempre più tesa per timore di perdere il match e delusa per aver perso l’occasione di vincerlo quando era in gran vantaggio nel secondo set. Con calma, metodo e pochi errori Coco si aggiudicò il primo gioco e, seguendo così, avrebbe potuto vincere il match. Maria però non si arrese, si riprese dal blocco che l’aveva presa dalla metà del secondo set e con grande lucidità tornò a giocare un tennis di alta qualità. Neanche farlo apposta, Coco ritornò a commettere errori gratuiti, pur portando a segno colpi da grande campionessa. Il terzo set terminò con il punteggio 6-2 a favore di Maria che con la vittoria del match si guadagnò la partecipazione alla finale che poi perse giocando contro Swiatek, la campionessa in carica.
La rimonta di Coco portò Sofia a pensare di avere influito a ribaltare il risultato del secondo set, sebbene le sue capacità divinatorie avrebbero dovuto essere messe in dubbio dalla mancata vittoria del match. D’altra parte, come avrebbe potuto una ragazza intelligente come lei, pensare di avere influito su un evento che si svolgeva a diecimila chilometri di distanza, seguito da sedicimila spettatori presenti nello stadio e da milioni di altri collegati per mezzo della televisione, che tifavano o trepidavano per l’una o l’altra campionessa?
Dopo avere consultato e non aver tratto alcun conforto dalla lettura di Wikipedia alla voce fenomeni paranormali, decise di rivolgersi a Luisa, sua grande amica dal Liceo, la quale sentenziò: «Grande coincidenza, senza dubbio, ma è pur sempre una coincidenza, anche se, giusto rimarcarlo, in presenza di un risultato 6-4 nel primo set e un parziale 5-2 nel secondo, le probabilità di un’inversione di tendenza del gioco erano molto ridotte, oserei dire dell’ordine di qualche percento. Forse sei stata solo molto fortunata, anche se non hai eccelso nella fortuna, tanto che il match è stato vinto dalla Sakkari!».
Sofia rifletté sulle parole di Luisa e capì che aveva ragione. Era stato solo un caso fortuito, una serie di coincidenze che avevano portato alla rimonta di Coco Gauff nel secondo set. Non poteva attribuire il merito all’influenza mentale da remoto. Tuttavia, la storia del match la fece riflettere sulla potenza della mente e sulla capacità di condizionare alcune situazioni, anche solo a livello personale.
In seguito, Sofia e Luisa tornarono qualche volta sul tema delle capacità divinatorie e sulla possibilità di influire sulle situazioni tramite la concentrazione mentale. Ogni tanto, durante una partita a burraco, Sofia scherzava con l’amica dicendo di avere influenzato il risultato del gioco con i suoi poteri divinatori, ma era solo un modo per sdrammatizzare e sorridere insieme. In fondo, ciò che contava era l’amicizia e il legame speciale che le univa.